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Un nuovo approccio al trattamento del disturbo ADHD

Calmo e attento come una ranocchia

Il progetto “CALMO E ATTENTO COME UNA RANOCCHIA” nasce con l’idea di offrire un nuovo approccio al disturbo ADHD e ai disturbi ad esso spesso correlato quali Disturbo Oppositivo Provocatorio, Disturbo del Comportamento Dirompente e Disturbo della Condotta. Parlando di nuovo approccio, intendiamo uscire al di fuori degli ambulatori medici, dagli studi degli psicologi e dalle sedi dei centri specializzati, fatti di professionisti con il camice, educatori con la divisa o stanze strutturate ad hoc per accogliere bambini con disturbo ADHD e disturbi affini. Spogliare i camici tradizionali per indossare invece i costumi da piscina, utilizzare le armi ludiche dei salvagente colorati, delle attrezzature galleggianti e della fantasia di chi, professionalmente riesce a strutturare attività didattiche in modo ludico e creativo, per rendere più appetibile tutta una serie di esercizi cognitivi e comportamentali, rivolti allo sviluppo e al potenziamento di quelle facoltà e abilità deficitarie che vengono coinvolte nel disturbo ADHD e disturbi affini. Accanto al potenziamento di tali abilità cognitive e comportamentali, saranno presenti attività finalizzate, in base alle varie fasce di età, volte all’acquisizione dei tecniche di rilassamento corporeo.

Tale progetto sarà infatti svolto in piscina, avvalendosi della Terapia Multisistemica in acqua (TMA) che interviene sul sistema relazionale, cognitivo, comportamentale, emotivo, senso-motorio e motivazionale del bambino, con la presa in carico complessiva delle funzioni coinvolte nei disturbi ADHD e disturbi correlati. Inoltre svolgere le attività in piscina, con la presenza multifunzionale dell’acqua, permette ai piccoli attori del progetto di gestire in modo più adeguato le frustrazioni derivate dal dover svolgere attività che, pur se ludiche, sono pur sempre rivolte allo sviluppo e all’incremento delle funzioni deficitarie responsabili di tali disturbi.

Le funzioni alle quali ci riferiamo sono quelle esecutive, che comprendono

  1. Inibizione di risposte non adeguate (automatiche)
  2. Memorizzazione attiva delle regole del contesto
  3. Pianificazione dei singoli step per il raggiungimento dell’obiettivo (memoria di ciò che è stato eseguito)
  4. Flessibilità cognitiva per correggere errori (perseverazioni) e cambiare rapidamente risposte
  5. Goal setting capacità di sviluppare nuove idee e efficienza nel pianificare le azioni

Il presente progetto è rivolto in maniera diretta alla fascia di età compresa fra i 3 e i 12 anni, coinvolgendo sia i bambini in età prescolare, che la primissima adolescenza. Questa è la fascia di età dove si manifestano e solitamente si sviluppano i disturbi sovra citati, è inoltre la fascia d’età dove si può intervenire in maniera utile e funzionale, avendo buoni risultati.

Il progetto indirettamente si rivolge alle famiglie dei bambini portatori del disturbo ADHD o dei disturbi affini, attraverso degli incontri di parent traning condotti con le famiglie in merito alla gestione emotiva e comportamentale dei loro bambini in momenti di crisi. Si rivolge inoltre ai contesti scolastici dove i nostri bambini e ragazzi portatori di ADHD, Disturbo Dirompente, Disturbo della Condotta e Disturbo Oppositivo Provocatorio, sperimentano spesso maggiori disagi e difficoltà, sperimentandosi come non adatti e fuori posto e dove spesso, iniziano a sentirsi emarginati e strutturare una bassa autostima.
Il desiderio e la necessità che si celano dietro tale progetto, sono di intervenire quanto prima in delle situazioni dove un disturbo neurobiologico come quello ADHD e i disturbi ad esso correlati, creano dei pattern di comportamenti disfunzionali nei bambini coinvolti in una fascia di età ampia come quella dei 3 ai 12 anni. Difficoltà comportamentali, difficoltà nel tollerare le frustrazioni e scarsa capacità di controllare e pianificare il mondo interno ed esterno a queste età sono particolarmente gravi, in quanto creano un immagine interna ed esterna di sé difficile da accettare e creano per la maggior parte delle situazioni dei disagi che si ripercuoteranno nella futura vita adulta. Proporre ai piccoli partecipanti una nuova modalità di relazionarsi con gli altri, in modo più funzionale e armonioso e soprattutto un nuovo modo di percepire se stesso è l’obiettivo finale del progetto, con la necessità che i miglioramenti ottenuti nel corso del progetto possano essere sin da subito generalizzati ai diversi contesti di vita propri del bambino.

Per maggiori informazioni chiama il numero 0873.365966 o scrivi a fisio@fondazionemileno.it

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